Sindrome dell’Occhio Secco: come riconoscerla?
La Sindrome dell’Occhio Secco è una patologia più insidiosa di quanto si possa pensare. La sua sintomatologia, almeno nelle fasi d’esordio, può essere riconducibile a meri fastidi, quali appunto la secchezza oculare, ma anche un senso di bruciore o irritazione. E allora, come distinguere tra una serie di sensazioni transitorie, seppur fastidiose, e una vera e propria patologia oculare come lo è la Sindrome dell’Occhio Secco?
Quali sono i sintomi dell’Occhio Secco?
E’ opinione condivisa del mondo scientifico e degli oculisti di tutto il mondo che la Sindrome dell’Occhio Secco sia una patologia ampiamente sottovalutata e non opportunamente trattata da gran parte delle persone che ne sono affette. Il motivo? Spesso questi ultimi non sono consapevoli di essere affetti da una patologia oculare, ma pensano semplicemente di essere soggetti ad un insieme di disturbi ricorrenti. Comprendere che la sistematicità e la ricorrenza dei sintomi indica la presenza di una patologia ben precisa è, evidentemente, il primo passo per trattarla efficacemente.
Tra i sintomi ricorrenti dell’Occhio Secco, troviamo:
- Secchezza oculare caratterizzata da ipolacrimia (ridotta produzione di lacrime) o dislacrimia (eccessiva evaporazione del film lacrimale);
- Bruciore agli occhi;
- Presenza di secrezioni mucose o filamenti;
- Difficoltà ad aprire gli occhi al mattino;
- Necessità di toccarsi, sfregarsi, lavarsi gli occhi frequentemente.
Nelle fasi più avanzate dell’Occhio Secco, ai sintomi sopracitati si possono sommare:
- Fotofobia;
- Disturbi della visione;
- Dolore oculare.
Come capire se si è affetti da Sindrome dell’Occhio Secco?
In primo luogo, è fondamentale sottoporsi ad una visita oculistica specialistica accurata ed approfondita, studiata appositamente per l’Occhio Secco. La visita include esami diagnostici volti a valutare lo stato di salute dell’occhio e del film lacrimale.
Tra questi esami, citiamo:
- Biomicroscopia digitalizzata;
- Meibografia;
- Interferometria del film lacrimale;
- Test di Schirmer.
Si tratta di esami non invasivi capaci di dare la misura dello stato di salute della superficie anteriore dell’occhio e del film lacrimale. Solo grazie alla visita e sulla base dell’esito di queste procedure diagnostiche, è possibile confermare la diagnosi di Sindrome dell’Occhio Secco.
Come trattare efficacemente l’Occhio Secco?
La conferma della diagnosi è, come detto, il primo passo per cominciare a stare meglio. Chi soffre di Sindrome dell’Occhio Secco sa bene quanto i sintomi che l’accompagnano possano rivelarsi, alla lunga, logoranti.
Per questo motivo, Neovision ha messo a punto un innovativo protocollo scientifico di cura pensato appositamente per chi soffre di Sindrome dell’Occhio Secco. LAVMe, questo è il nome del trattamento, include una serie di sedute di Risonanza Quantica Molecolare, abbinate ad un ciclo rilassamento mindfulness e ad una terapia domiciliare personalizzata. Il tutto, sotto la guida costante degli specialisti Neovision, che avranno cura di monitorare e registrare passo dopo passo i traguardi raggiunti.
Si tratta, nel complesso, di un vero e proprio percorso di cura durante il quale il paziente non viene mai lasciato solo, ma accompagnato per mano verso una condizione di benessere e serenità stabile e durevole nel tempo.
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