FemtoLASIK rischi e falsi miti
Femtolasik rischi e falsi miti | L’intervento di FemtoLASIK è una delle soluzioni più d’avanguardia per la correzione permanente dei difetti visivi. Si tratta di un trattamento che ha subito, dalla sua introduzione, continui e importanti perfezionamenti. Questo fino a raggiungere un livello di precisione correttiva veramente alto e difficilmente migliorabile, e in grado di fornire ottimi risultati. Tuttavia, si tratta pur sempre di un intervento. Informarsi al meglio è fondamentale per arrivare al giorno dell’intervento in modo sereno e consapevole. Tra le primissime curiosità che i pazienti vogliono chiarire sulla femtolasik sono i temi legati ai rischi. Le paure infatti, sono ancora molte su questo tema. Ecco il perché del nostro post “Femtolasik rischi e falsi miti”.
Di seguito proveremo a sfatare tre falsi miti, soprattutto legato alla paura dell’intervento.
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Tecnologia non sempre è sinonimo di sicurezza: FALSO
Il primo tra i falsi miti sulla FemtoLASIK ha a che fare con i progressi della tecnologia
Non c’è niente come la mano, la capacità e la conoscenza di un chirurgo di esperienza. Ma è anche indubbio che non vi sia nulla come uno straordinario strumento ad alta tecnologia in mano ad un chirurgo di grande esperienza. I laser impiegati oggi nel corso dell’intervento con tecnica Femto-LASIK sono altamente precisi ed efficaci, naturalmente a patto che siano utilizzati da un chirurgo esperto.
Dal punto di vista della sicurezza, i laser hanno molti vantaggi:
- Si usano in abbinamento ad altre tecnologie, come l’eye tracker e il riconoscimento dell’iride. Sono software che tengono sotto controllo eventuali movimenti oculari ed interrompono l’intervento se necessario. Quindi anche se il paziente muove gli occhi durante la procedura, ciò non comporterà problemi.
- Hanno una precisione superiore a quella della mano umana. Nel caso dell’intervento con tecnica FemtoLASIK, per fare un esempio, l’uso del laser elimina il rischio di errata esecuzione nella fase di realizzazione del lembo di cornea (ricordiamo che durante l’intervento con tecnica FemtoLASIK, viene ottenuto un sottile lembo di cornea che poi viene temporaneamente sollevato come se fosse una finestrella, in modo da poter poi con un altro laser effettuare la correzione del difetto visivo).
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Le complicazioni sono molto frequenti: FALSO
L’uso del laser a femtosecondi consente di eliminare totalmente l’uso di strumenti taglienti, e quindi di ridurre notevolmente il rischio di inconvenienti durante l’intervento. Le complicazioni di questo tipo di intervento sono davvero minime: in termini numerici, si parla di un numero inferiore all’1% dei casi. Anche i disturbi post operatori, come bruciore e sensazione di corpo estraneo, sono davvero modesti.
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Il difetto visivo può ritornare: FALSO
Il terzo tra i falsi miti sulla FemtoLASIK ha a che fare con la durata dell’intervento nel tempo
Prima di affrontare l’intervento, l’oculista si occuperà di valutare la tipologia e soprattutto la stabilità del vostro difetto visivo. L’intervento per la correzione dei difetti visivi con tecnica Femto-LASIK permette di correggere i difetti visivi – miopia, ipermetropia, astigmatismo e anche presbiopia – in modo stabile. Questo significa che il vostro difetto visivo non si ripresenterà. Se avete sentito parlare di un “ritocco” alla Femto-LASIK, non si tratta di un secondo intervento, ma di una breve seduta che viene proposta solitamente ai pazienti che presentavano preoperatoriamente una miopia molto elevata o ancora evolutiva.
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