Cura del glaucoma, fattori di rischio e terapie
Cura del glaucoma – In Italia ne sono affette circa un milione di persone e spesso i pazienti si accorgono di essere malati solo quando i danni ala vista sono manifesti e irreversibili.
Glaucoma: cos’è
Il glaucoma è una malattia degli occhi molto complessa. Generalmente ad andamento cronico e progressivo. Si tratta di una patologia molto diffusa, rappresentando la seconda causa di cecità nel mondo. Si presenta in diverse modalità e, se non diagnosticato per tempo, può determinare in maniera silenziosa ed estremamente subdola danni gravi e irreversibili. Danni che possono portare fino alla cecità. In particolare è causato da una pressione interna dell’occhio più alta di quello che l’occhio normalmente riesce a sopportare.
Il Glaucoma non è un tumore
Sebbene normalmente con i termini medici con desinenza “-oma” si faccia riferimento a forme tumorali, il glaucoma non è un tumore. Si tratta, invece, di una malattia progressiva che causa danni che tendono a peggiorare gradualmente e inesorabilmente nel tempo, fino a compromettere la vista definitivamente. Si tratta di una malattia cronica, ovvero che dura molti anni e che quando comincia non si ferma, ma piuttosto perdura per tutta la vita.
Determinando un aumento della pressione interna oculare, comporta una sofferenza del nervo ottico. Questo perde così, gradualmente, la sua funzione e si determina una progressiva riduzione del campo visivo. Nella maggior parte dei casi il glaucoma è una malattia bilaterale, vale a dire che coinvolge entrambi gli occhi.
Diagnosi e cura del glaucoma
Una volta effettuata una diagnosi corretta ed instaurata una valida terapia, la cura del glaucoma prevede visite oculistiche periodiche ed a esami, tra cui il campo visivo, per verificare che la malattia non progredisca. La cura del glaucoma efficace e tempestiva, ovvero durante la prime fasi della malattia, fornisce migliori risultati. Una cura avviata quando i danni sono già avanzati e gravi, infatti, non permette il recupero dei danni irreversibili già provocati.
Glaucoma: alcuni fattori di rischio
I meccanismi attraverso i quali si sviluppa il glaucoma sono ancora oggi in parte sconosciuti. Sono, però, stati individuati numerosi fattori di rischio associati. Il glaucoma rappresenta infatti una malattia multifattoriale. Ciò significa che le cause che contribuiscono alla sua genesi possono essere diverse. L’incidenza della malattia nella popolazione aumenta progressivamente con l’età, soprattutto dopo i 40 anni. Pertanto, è fortemente consigliato effettuare una visita oculistica dopo i 40 anni. Prima dei 40 anni, invece, per i soggetti con familiarità o altri fattori di rischio. Si pensi che ad oggi viene stimato che il 50% dei malati di glaucoma non sia al corrente di avere la malattia. Il genere non influisce sullo sviluppo della patologia: non esistono, infatti, differenze statisticamente significative tra maschi e femmine.
Fattori di rischio: familiarità con il glaucoma
Molto importante è la familiarità, cioè la presenza di familiari del paziente affetti da glaucoma costituisce un fattore che predispone a sviluppare la malattia. Chi ha un parente di primo grado affetto da glaucoma, corre un rischio da 4 a 8 volte maggiore di mani festarla rispetto ad un soggetto senza familiarità. Sono stati già individuati sei geni nel DNA sicuramente legati alla comparsa del glaucoma, sebbene il meccanismo della familiarità sia di per sé ancora poco chiaro.
Medicinali e Malattie: altri fattori di rischio
Tra i fattori di rischio per il glaucoma troviamo anche malattie che comportano alterazione o compromissione della circolazione sanguigna. Diabete soprattutto, ma anche arteriosclerosi, ipertensione arteriosa, ipotensione arteriosa, vasospasmi, malattie cardiache, emicrania, apnea notturna. Tutte malattie che riducendo l’apporto di sangue al nervo ottico possono generare o favorire l’insorgenza del glaucoma. Diverse possono anche essere le cause oculari: difetti elevati della vista come soprattutto miopia elevata ma anche ipermetropia elevata, cataratta, trombosi delle vene retiniche, infiammazioni oculari, tumori oculari, complicanze avvenute durante l’intervento di cataratta o dopo di esso e traumi pregressi.
Glaucoma associato all’utilizzo di farmaci
Il glaucoma può anche essere provocato da farmaci: il più comunemente in causa è il cortisone. Questo farmaco, sia per via generale (orale, intramuscolare, endovenosa), sia soprattutto se utilizzato localmente (colliri, pomate) quando assunto in maniera continuativa può causare glaucoma. Il cortisone, infatti, determina aumento della pressione che scompare alla sospensione del farmaco solo se il cortisone è stato utilizzato per brevi periodi (inferiore ai due mesi). Nel tempo può indurre un glaucoma del tipo cronico. Pertanto è fondamentale che chiunque faccia uso prolungato di questo farmaco si rivolga all’oculista per la valutazione degli eventuali effetti collaterali, quali la cataratta e soprattutto il glaucoma.
Terapia per la Cura del Glaucoma
La terapia medica del glaucoma ha lo scopo di arrestare o di prevenire la sofferenza e il danno del nervo ottico ed il parallelo deterioramento del campo visivo. La cura del glaucoma prevede diversi stati terapeutici:
- Terapia medica con l’utilizzo di farmaci in grado di ridurre la pressione intraoculare (colliri o gel)
- Laser (argon laser, Nd:Yag laser e laser a diodo)
- Intervento chirurgico
In ogni caso le aree del campo visivo perse a causa dei danni provocati al nervo ottico non possono essere recuperate con nessuna delle terapie. La cura del glaucoma, infatti, ha funzione esclusivamente conservativa o preventiva nei confronti di un ulteriore danno della visione. La terapia, quindi, permette di evitare la progressione della malattia, che in casi estremi può condurre alla cecità.
Cura del Glaucoma con Laser terapia
Il laser è una fonte di luce intensa e molto concentrata che permette la realizzazione di nuove e affidabili metodiche terapeutiche. Metodiche non invasive e dotate di discreta efficacia nel controllo dei glaucomi. L’intervento laser si esegue ambulatorialmente, senza la necessità di ricovero. Dopo aver instillato una goccia di anestetico che rende la procedura priva di dolore, il paziente si posiziona seduto e appoggiato alla mentoniera (come per l’esame alla lampada a fessura). Previa apposizione di un po’ di gel, si posiziona una lente a contatto sull’occhio e si esegue il trattamento laser, che dura alcuni secondi o minuti a seconda del tipo di laser e del tipo di trattamento pianificato.
Prevenzione del glaucoma: non dimenticare di farti visitare
IN SALUTE: un accurato controllo della salute degli occhi
La visita IN SALUTE è un percorso diagnostico estremamente approfondito ed accurato, ideale per chi ha familiarità con alcune patologie quali glaucoma, diabete, cheratocono, maculopatie.
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