benefici dello sport - Neovision Cliniche Oculistiche

I benefici dello sport praticato con costanza riguardano tutto l’ organismo, inclusi i nostri occhi. Le evidenze scientifiche a tal proposito abbondano, e noi stessi siamo i primi a renderci conto di quanto ci sentiamo meglio quando ci adoperiamo per mantenerci in forma. 

Benefici dello sport per l’intero organismo

L’esercizio fisico praticato con regolarità apporta innumerevoli benefici al nostro corpo ed al nostro spirito. Non tutti sanno che lo sport è anche un’eccellente forma di prevenzione. Fare prevenzione è fondamentale non solo per evitare l’insorgere di problemi di salute, ma anche perché una collettività sana è sinonimo di minori costi sociali. Insomma, i benefici dello sport si apprezzano sia a livello individuale, che collettivo. L’attività sportiva, poiché favorisce l’ossigenazione dei tessuti ed il buon andamento del metabolismo, è un’ottima alleata contro diverse patologie non trasmissibili: tra queste, le patologie cardiache ed il diabete mellito di tipo 2. Alcuni studi, inoltre, hanno dimostrato che uno stile di vita sano e un po’ di attività fisica ogni settimana riducono il rischio di tumori.

Fonte. Coni.it

Benefici dello sport per la vista

Che praticare sport tutti i giorni faccia bene alla linea ed aiuti a prevenire l’insorgenza di patologie cardiache oppure del diabete di tipo 2 potrebbe forse essere intuitivo. Non è intuitivo invece, che faccia bene anche alla nostra salute oculare. Diverse ricerche scientifiche hanno dimostrato che praticare un po’ di attività aerobica con costanza aiuta a prevenire anche alcune patologie oculari. Tra queste il glaucoma e la maculopatia, due patologie che a lungo andare possono rivelarsi molto insidiose per la nostra salute visiva. Specie se trascurate.

Praticare sport per prevenire il diabete fa bene anche alla vista

Praticare sport, come anticipato, aiuta anche a prevenire l’insorgenza del diabete di tipo 2. Non dimentichiamo che il diabete è una malattia sistemica che può avere ripercussioni anche sull’apparato visivo, innescando patologie come la retinopatia e la maculopatia diabetiche.

Correre aiuta a prevenire il glaucoma e la maculopatia

Continuando a parlare dei benefici dello sport per la salute oculare, diversi studi hanno segnalato l’importanza della corsa nella prevenzione del glaucoma e della maculopatia. Per quanto riguarda il glaucoma, la corsa ha la capacità di abbassare la pressione intraoculare responsabile dell’insorgenza della patologia.

Fonte: Journals.lww.com

La corsa è anche un’ottima alleata contro la degenerazione retinica e contro tutte le patologie ad essa connesse. Pensiamo, in primis, alla degenerazione maculare senile, una patologia tipica dell’età avanzata che colpisce la macula, la porzione centrale della retina, e che compromette seriamente la visione centrale.

Fonte: Jneurosci.org

Esistono degli sport che non fanno bene alla salute oculare?

Vi sono alcune attività sportive che non favoriscono il benessere dell’apparato visivo e che anzi rischiano di esporre i nostri occhi a spiacevoli traumi. Ci riferiamo a sport che implicano sforzi eccessivi, compressioni e decompressioni repentine, oppure accelerazioni e decelerazioni repentine. Tra questi possiamo citare, a titolo di esempio, il pugilato o il paracadutismo, ma ve ne sono anche molti altri. E’ anche vero, tuttavia, che se praticati con intelligenza, seguiti da un istruttore esperto e con le giuste precauzioni, questi sport possono regalare grandi emozioni a chi li pratica, dunque non vi è motivo per evitarli.

 

In febbraio si è svolta presso 30 centri d’eccellenza in tutta Italia, fra cui Neovision, la Campagna Nazionale per la Prevenzione e Diagnosi della Maculopatia Diabetica. L’iniziativa, promossa da CAMO – Centro Ambrosiano Oftalmico, IRCSS Ospedale San Raffaele di Milano e è patrocinata dal Ministero della Salute, dalla SOI – Società Oftalmologica Italiana e dal Comune di Milano, ha avuto un grande successo. 

Retinopatia e maculopatia diabetica: cosa sono?

La retinopatia e la maculopatia diabetiche sono patologie oculari gravi, causate dal diabete, e sono la prima causa di cecità non traumatica fra i 20 ed i 74 anni di età. Non tutti i diabetici sviluppano queste patologie, ma spesso la scarsa informazione e le poche iniziative di prevenzione portano ad una diagnosi di retinopatia o maculopatia quando oramai i danni ai fotorecettori presenti sulla retina e sulla macula sono irreversibili. Considerata la sempre più elevata incidenza del diabete (nel 2014 i diabetici nel mondo erano 422 milioni), è assolutamente necessario che le persone che ne soffrono capiscano l’importanza di controlli oculistici regolari, volti a diagnosticare in tempo queste pericolose patologie oculari.

La prima Campagna Nazionale di Prevenzione e Diagnosi della Maculopatia Diabetica

La campagna che si è tenuta in febbraio ha visto scendere in campo 30 fra i migliori centri oculistici del Paese, fra cui Neovision, per offrire uno screening oculistico gratuito alle persone affette da diabete. Lo screening ha incluso, oltre ad una scansione 3D della macula tramite OCT, l’utilizzo per la prima volta dell”Intelligenza Artificiale, con un software d’avanguardia chiamato EyeArt. Il software può analizzare le scansioni oculari effettuate da una telecamera retinica ed individuare i sintomi di retinopatia e maculopatia diabetica.

I risultati della campagna

In tutta Italia, le persone diabetiche che hanno partecipato alla campagna sono state 2.200. Di queste, 330 persone hanno presentato alterazioni riconducibili a maculopatia e retinopatia diabetica di cui erano del tutto ignare. Un numero elevatissimo, corrispondete a circa il 15% dei pazienti visitati. Questo risultato evidenzia la straordinaria importanza, per i pazienti diabetici, di sottoporsi regolarmente a visite oculistiche con lo scopo di diagnosticare il più precocemente possibile patologie molto serie come retinopatia e maculopatia diabetica, per poter affrontare meglio il percorso di cura e prevenire così al meglio il rischio di cecità.

Gli screening in Neovision

Le cliniche milanesi di Neovision hanno visitato, in occasione della campagna, 82 persone diabetiche. Di queste, 19 presentavano alterazioni retiniche compatibili con la retinopatia diabetica, mentre 4 presentavano maculopatia diabetica accertata.

Si svolgerà in 30 centri d’eccellenza sparsi su tutto il territorio italiano durante il mese di febbraio la Campagna Nazionale per la Prevenzione e Diagnosi della Maculopatia Diabetica. L’iniziativa, dal grande valore medico e sociale, è promossa da CAMO – Centro Ambrosiano Oftalmico, IRCSS Ospedale San Raffaele di Milano ed è patrocinata dal Ministero della Salute, dalla SOI – Società Oftalmologica Italiana e dal Comune di Milano. L’obiettivo è offrire ai pazienti diabetici di tutto il paese una concreta opportunità di prevenzione e diagnosi di due patologie oculari ancora poco conosciute, nonché di arginare la diffusione dei danni oculari da esse causati. 

Retinopatia e Maculopatia diabetiche: di che si tratta?

La retinopatia e la maculopatia diabetiche sono due gravi patologie oculari causate, come suggerito del loro stesso nome, dal diabete. Non tutti i soggetti diabetici vanno incontro a queste patologie, ma spesso la scarsa informazione e le limitate occasioni di prevenzione conducono molti pazienti a scoprire di esserne affetti quando oramai i danni ai fotorecettori presenti sia sulla retina che sulla macula sono irreversibili. Una situazione che non va in alcun modo sottovalutata, soprattutto se si considera che il diabete ha assunto negli ultimi decenni la portata di una pandemia, con un’incidenza globale che è passata dai 108 milioni del 1980 ai 422 milioni nel 2014. E non solo: la retinopatia e maculopatia diabetiche rappresentano la prima causa di cecità non traumatica in adulti tra i 20 e i 74 anni al mondo.

In cosa consiste lo screening?

L’Intelligenza Artificiale si pone oggi al servizio della diagnostica con un software d’avanguardia, chiamato EyeArt, capace di analizzare le scansioni oculari effettuate da una telecamera retinica e di individuare i sintomi della retinopatia e maculopatia diabetica. Se hai già avuto una diagnosi di diabete ma non sai se sei affetto o meno dalle sopracitate patologie oculari, approfitta di questa occasione di screening gratuita e prenota il tuo appuntamento presso il centro d’eccellenza più vicino a casa tua.

Dove posso sottopormi allo screening?

Le città nelle quali potrai trovare un centro d’eccellenza aderente al mese della prevenzione della retino e maculopatia diabetica sono Chieti, Catanzaro, Salerno, Napoli, Roma, Genova, Milano, Legnano, Varese, Campobasso, Alessandria, Cuneo, Canosa, Bari, Lecce, Sassari, Catania, Arezzo, Carrara, Siena, Firenze, Perugia e Verona. Per prenotare, clicca sul sito ufficiale della campagna e seleziona il centro presso il quale desideri sottoporti allo screening. Se hai piacere di effettuare il tuo screening presso una delle cliniche Neovision, potrai selezionare la tua preferenza in fase di prenotazione. Ti aspettiamo!

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Glaucoma, cataratta e retinopatia: come vede chi ne è affetto? Non è facile da immaginare. E se spesso si tende ingenuamente a pensare che con un buon paio di occhiali si possa vedere meglio, purtroppo quando si parla di patologie come cataratta, glaucoma o retinopatia, non è esattamente così.  Alcune condizioni patologiche, infatti, se non opportunamente trattate, possono condurre a stati di ipovisione anche piuttosto gravi.

Ogni patologia è differente e porta con sé caratteristiche differenti, pertanto il paziente può sperimentare una difficoltà visiva a livello centrale, periferico oppure avere difficoltà in condizioni di poca luce, o ancora non riuscire più a percepire i colori in tutta la loro nitidezza.

Glaucoma: come si vede?

Il glaucoma è una malattia ad andamento progressivo che si manifesta con una progressiva riduzione del campo visivo e quindi una difficoltà nella visione periferica.

Se diagnosticato per tempo, può essere tenuto sotto controllo e contenuta nella sua azione di ladro silenzioso della vista. Dal momento che spesso ci si accorge di questa riduzione sono quando il danno è manifesto, è importante che chi ha famigliarità con questa patologia, faccia controlli costanti.

Per un approfondimento su questa patologia, su sintomi, fattori di rischio e cure, si può leggere l’articolo dedicato.

Cataratta: come si vede?

La cataratta è una patologia dell’età matura che insorge normalmente dopo i 60 anni. Ma come vedono i pazienti affetti da cataratta? Di seguito i sintomi visivi più frequenti:

  • Visione annebbiata
  • Ipersensibilità alla luce nella visione notturna
  • Scarsa percezione dei colori e della luminosità

E’ importante notare che spesso le persone affette da cataratta, non percepiscono queste carenze visive immediatamente, in quanto il cristallino naturale dell’occhio si opacizza lentamente, pertanto il cambiamento nella qualità della visione tende a far abituare il soggetto ad una nuova normalità visiva.

Per approfondimenti sul tema dell’intervento di cataratta, vedi qui.

Retinopatia: come si vede?

Le retinopatie solo patologie estremamente serie che necessitano di cure costanti e periodiche, vista la gravità delle conseguenze per chi ne è affetto. Ma come vede chi è affetto da maculopatia o retinopatia? Di seguito i sintomi:

  • Riduzione progressiva della visione centrale
  • Visione distorta delle immagini
  • Comparsa di una sorta di macchia scura (scotoma) nella visione. Una macchia che tende ad ampliarsi nel tempo.
  • Sensibilità alla luce e visione alterata dei colori
  • Sensibilità alterata al contrasto

Per dettagli sulle terapie per retinopatie e maculopatie effettuate in Neovision, leggi qui.

Scopri le Visita oculistiche specialistiche Neovision

Neovision ha messo a punto due percorsi diagnostici approfonditi ed accurati pensati per chi soffre o pensa di soffrire di cataratta, glaucoma e retinopatie. La visita oculistica specialistica pensata appositamente per verificare in modo approfondito lo stato di salute dell’apparato visivo con particolare riferimento al cristallino ed alla cataratta prende il nome di LUCE E COLORI, mentre IN SALUTE è la visita oculistica specialistica per chi soffre di glaucoma, retinopatie e maculopatie. Per prenotare, chiama dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 30317600.

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Gli interventi in Neovision sono finanziabile al 100% o in convenzione con numerosi fondi e assicurazioni. Se desideri informazioni sull’intervento di cataratta o sulla chirurgia refrattiva per il trattamento di miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia, chiamaci allo 02 3031 7600 dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00. Se preferisci, compila il modulo sottostante e premi INVIA, ti risponderemo al più resto!

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Lasciati ispirare dalle esperienze dei nostri pazienti!

Oriana, affetta da glaucoma e cataratta, ha trovato in Neovision la soluzione ai suoi problemi e finalmente ha potuto anche dire addio agli occhiali!

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Avere una nuova vita in grembo è un’emozione indescrivibile ed un privilegio eccezionale ed incomparabile, foriero di emozioni che lasceranno un segno indelebile nel profondo di ogni donna. Durante la gestazione, è naturale affidarsi ad un ginecologo di fiducia, con il quale monitorare l’andamento della gravidanza ed effettuare, mese dopo mese, gli opportuni controlli. Tuttavia, il ginecologo non è l’unico specialista da interpellare: nel corso della gravidanza può capitare di andare incontro a qualche disturbo di tipo visivo. Ecco perché conviene consultare anche un oculista.

Come cambia il corpo della gestante in nove mesi

Durante i nove mesi della gravidanza, il corpo della donna subisce una serie di cambiamenti generalmente reversibili con la nascita del bambino. Si tratta di variazioni a livello ormonale, ma anche a livello di pressione sanguigna, di postura e, non ultimo oltre che più evidente, per quanto riguarda la forma del corpo della gestante. Molti “sintomi” tipici della gravidanza, come la nausea, l’iperpigmentazione dell’epidermide, l’ingrossamento del seno, la sensazione di sonnolenza, sono causati dalle oscillazioni ormonali.

Cosa succede invece all’apparato visivo durante una gravidanza?

Poiché, come spesso accade quando si affrontano temi inerenti la salute, anche su questo tema i luoghi comuni non mancano, ecco spiegato in breve cosa accade all’apparato visivo in gravidanza.

  1. Secchezza oculare. A causa delle variazioni ormonali, la gestante può sperimentare una sensazione di secchezza oculare, alla quale può ovviare ricorrendo alle lacrime artificiali. Inoltre, e poiché il film lacrimale è leggermente alterato, la gestante abituata ad usare le lenti a contatto potrebbe mal sopportarle. Il consiglio, specie per chi trascorre molte ore davanti al computer, è di sostituire le lenti a contatto con gli occhiali da vista, almeno fino al momento del parto.
  2. Visione sfocata. La visione sfocata è dovuta solitamente alla carenza di ferro che spesso accompagna i nove mesi di gestazione, e che va via via peggiorando a mano a mano che la data del parto si avvicina. Poiché il ferro e la transferrina sono responsabili anche della corretta ossigenazione del sangue e dei tessuti, va da sé che anche l’apparato oculare, se non sufficientemente ossigenato, possa andare incontro a qualche piccolo fastidio, come per esempio una sensazione di visione sfocata. La carenza di ferro può anche dare la sensazione di vedere dei lampi luminosi, un effetto dato anche, talvolta, dagli sbalzi di pressione tipici del periodo gestazionale.

Che cosa invece non succede all’apparato visivo?

Per quanto riguarda i luoghi comuni sulla gravidanza, è bene sapere che durante i nove mesi di gestazione, al di là dei disturbi transitori sopra citati, non si perde capacità visiva, né si sperimenta un peggioramento della miopia.

Sei in gravidanza? Prenota un controllo oculistico

Si consiglia di programmare almeno una visita oculistica durante la gestazione, a maggior ragione se la gestante è affetta da diabete o ha contratto il diabete gestazionale. La visita oculistica specialistica consentirà all’oculista di valutare lo stato generale di salute dell’occhio e della retina e di consigliare i giusti integratori, se necessari (sempre meglio evitare il fai da te, soprattutto in gravidanza). Inoltre, visto il delicato stato emotivo della futura mamma, una visita oculistica specialistica sarà l’occasione per chiedere qualche chiarimento e, perché no, qualche rassicurazione, in merito ai sintomi sopra descritti, come la visione sfocata, la secchezza oculare o i flash luminosi.

PRIMA, la visita oculistica specialistica perfetta anche per le gestanti

Neovision ha messo a punto la visita oculistica specialistica PRIMA, un controllo generale ed approfondito dell’apparato visivo e della vista, perfetto anche per la donna in gravidanza che voglia monitorare lo stato di salute dei propri occhi, chiedere informazioni in merito ai sintomi oculari connessi alla gestazione o chiarimenti sui luoghi comuni che sicuramente avrà occasione di sentire tra amici e parenti.

Per prenotare la tua visita PRIMA chiama dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 30317600.

 

Retinopatia diabetica: cure e consigli per la dieta | La retinopatia diabetica e la maculopatia diabetica sono patologie oculari strettamente connessa al diabete. Oggi 900 mila persone in tutto il mondo sono non vedenti proprio a causa di queste malattie. Alla luce di questo dato allarmante, va da sè che informare la popolazione circa l’esistenza di patologie oculari causate dal diabete e fare l’opportuna prevenzione diviene sempre di più un’esigenza impellente. A questo proposito, la scienza ci ricorda che la prevenzione comincia anche a tavola. Vediamo in che modo.

Retinopatia diabetica: cure e suggerimenti per la dieta | Correlazione tra il consumo di pesce e la severità della retinopatia

Secondo i risultati di uno studio condotto dal Singapore Diabetes Management Project, una dieta ricca di pesce può limitare la gravità dei sintomi della retinopatia diabetica. Allo studio hanno preso parte 437 pazienti affetti da diabete di tipo 2, che per 3 anni consecutivi hanno risposto ad un questionario in merito al loro consumo di pesce quotidiano. Al termine dello studio, i ricercatori hanno evidenziato una correlazione tra il consumo di pesce, la retinopatia diabetica ed i livelli di colesterolo dei partecipanti.

Retinopatia diabetica: le conclusioni dello studio

Un maggiore consumo di pesce risulta avere un effetto protettivo contro la retinopatia diabetica ed un effetto positivo sui livelli di colesterolo nella popolazione asiatica, che culturalmente consuma più pesce di quanto non si faccia in altre zone del mondo. Un’evidenza, tuttavia, che è indubbiamente applicabile anche ad altre etnie e che dunque conviene tenere in considerazione qualora si soffra di diabete di tipo 2. (Fonte: Publmed.gov)

Perché il pesce esercita un’azione protettiva sull’apparato visivo?

Il pesce contiene Omega3, acidi grassi polinsaturi essenziali che il nostro organismo non è in grado di sintetizzare e che dunque possiamo introdurre solamente attraverso l’alimentazione. I loro benefici sono presto detti: gli Omega3 esercitano un’azione antiossidante ed antiradicalizzante, con effetti positivi sull’apparato cardiocircolatorio, sul livello dei trigliceridi e su tutti gli annessi cutanei. E non solo: gli Omega3 proteggono anche la vista, aiutando l’apparato visivo a lavorare al meglio delle proprie possibilità anche in condizioni di poca luce.

A chi si consiglia il consumo di pesce? Retinopatia diabetica, cura e dieta.

E’ evidente che chi soffre di diabete dovrebbe consumare almeno una o due porzioni di pesce (90gr) la settimana (fonte Who.int). Più in generale, e visti gli effetti positivi che gli Omega3 esercitano sull’intero organismo, il consumo di pesce con cadenza regolare è consigliato davvero a tutti, inclusi i bambini e gli anziani.

Quale pesce è meglio acquistare? Gli Omega3 sono presenti in tutti i tipi di pesce?

Ecco alcuni consigli utili per orientarsi nell’acquisto del pesce e per far il pieno di Omega3:

  • acquistare pesce azzurro di piccola taglia proveniente dai mari vicini. In questo modo, si avrà un pesce sempre freschissimo e molto poco contaminato da eventuali metalli o agenti inquinanti;
  • acquistare pesce pescato in mare aperto, perché si nutre di fitoplancton o di altri organismi a loro volta ricchi di Omega3. Il pesce d’allevamento, nonostante sia ugualmente buono e salutare, viene alimentato con mangimi e dunque potrebbe presentare livelli di Omega3 inferiori;
  • i pesci maggiormente ricchi di Omega3 sono: salmone, sgombro, aringa, tonno, sogliola, ma anche cozze e gamberetti;
  • anche il pesce di lago è ricco di Omega3, come la trota;
  • se acquistate pesce in lattina, abbiate cura di sgocciolarlo molto bene dall’olio di conserva, così da moderare l’apporto calorico.

Una regola generale per i pazienti diabetici

In linea generale, ai pazienti diabetici si consiglia di abbinare una dieta sana ad un po’ di attività motoria, oltre naturalmente a controlli medici periodici presso il cardiologo, il diabetologo e l’oculista. Essere coscienti delle caratteristiche della propria patologia e fare prevenzione sono infatti le basi per mantenersi sani il più a lungo possibile, evitando spiacevoli conseguenze innescate non solo dal diabete stesso, ma anche da patologie connesse, come la retinopatia e la maculopatia diabetica.

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Iniezioni intravitreali: come affrontarle bene e vincere l’asia è una questione che si pongono quasi tutte le persone che devono iniziare questo genere di percorso terapeutico.

Esse rappresentano un trattamento efficace per contrastare la progressione della degenerazione maculare senile essudativa. Il Mancherster Royal Eye Hospital ha recentemente pubblicato sulla rivista American Journal of Ophtalmology i risultati di una ricerca volta a valutare la presenza di ansia e depressione nei pazienti che si sottopongono alle iniezioni anti-VEGF per il trattamento della patologia. Tuttavia, molti dei timori sperimentati dai pazienti sono del tutto infondati. Cerchiamo di spiegarne i motivi. 

Premessa: cosa sono le iniezioni anti-VEGF

La terapia a base di iniezioni intravitreali anti-VEGF rappresenta un’arma efficace per contrastare la degenerazione maculare senile essudativa. Quest’ultima è una forma di degenerazione della macula – la parte centrale della retina, situata proprio in corrispondenza della papilla del nervo ottico – deputata alla visione centrale ed alla percezione del colori. Nella forma essudativa, la degenerazione maculare senile si verifica quando, sulla membrana sottostante alla retina, chiamata coroide, si ha una crescita anomala di vasi sanguigni, innescata da una particolare proteina detta VEGF. La ricerca medica ha messo a punto un farmaco, detto anti-VEGF, che permette di contrastare con efficacia questa proliferazione di vasi sanguigni e di offrire beneficio proprio a chi soffre di degenerazione maculare senile essudativa.

L’obiettivo della ricerca ed i suoi risultati

L’obiettivo della ricerca condotta dai ricercatori del Manchester Royal Eye Hospital era quello di sondare i livelli di ansia e depressione nei pazienti sottoposti ad iniezioni intravitreali, ovvero vagliare lo stato psicologico di chi si sottopone con una certa periodicità a trattamenti invasivi. Effettivamente, nonostante il miglioramento oggettivo del quadro clinico del paziente e dunque della capacità visiva, la ricerca ha evidenziato la presenza di ansia e depressione dovute alla paura di sottoporsi alle iniezioni intravitreali, soprattutto nelle prime fasi del trattamento. (fonte: Ajo.com)

In cosa consiste il trattamento con iniezioni intravitreali

La terapia consiste in tre iniezioni intravitreali seguite da altre, fino ad un totale di 6/8 iniezioni nell’arco del primo anno di trattamento. Recentemente peraltro, l’Unione Europea ha stabilito che l’oculista abbia facoltà decidere, compatibilmente con la risposta del paziente al trattamento, come cadenzare le iniezioni successive alle prime tre. (fonte Bayer.de).

Iniezioni intravitreali: come affrontarle bene senza ansia

Niente paura! Il segreto è affidarsi ad un oculista di grande esperienza

Il timore infondato che il farmaco non dimostri la sua efficacia e la paura (altrettanto infondata) di subire danni oculari a seguito delle iniezioni, contribuiscono ad alimentare uno stato di ansia e di depressione che trova miglioramento solamente laddove il medico dimostri comprensione ed empatia verso i pazienti, instaurando con essi un legame che trascenda la pura esecuzione di una pratica medica per sfociare nella costruzione di un vero rapporto di fiducia tra medico e paziente.

Un trattamento efficace, sicuro ed indolore

Le iniezioni intravitreali vengono praticate da oculisti esperti con aghi sottilissimi: non si tratta dunque di una procedura dolorosa, né pericolosa. Inoltre, queste iniezioni si sono dimostrate molto efficaci nel trattamento della patologia. E’ naturale sperimentare un po’ di ansia nel momento in cui ci si sottopone ad un intervento invasivo, ma la scelta di un oculista esperto con il quale instaurare un rapporto di fiducia basato sul dialogo, sicuramente vi aiuterà ad affrontare le iniezioni anti-VEGF con maggiore serenità.

 

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il collirio montalcini approda negli USA

Il nuovo collirio al fattore di crescita neurotrofico – detto anche collirio Montalcini – presentato ufficialmente al congresso della Società Italiana Trapianti di Cornea nel febbraio del 2018 approda negli Stati Uniti a seguito dell’approvazione della messa in commercio del farmaco da parte della Food and Drug Administration. Alla base della messa a punto del collirio, gli studi condotti da Rita Levi Montalcini e Stanley Cohen sul fattore di crescita nervoso – il Nerve Growth Factor – che valsero ai due studiosi l’assegnazione del Premio Nobel per la Medicina nel 1986. 

Cos’è il collirio NGF, noto anche come collirio Montalcini

Il collirio NGF è un farmaco contenente, come anticipato, il nerve growth factor, la proteina scoperta da Rita Levi Montalcini e Stanley Cohen: si tratta di una proteina che il nostro organismo produce in modo naturale, il cui ruolo è quello di agire come sentinella e inviare un segnale di allerta qualora vi siano delle cellule nervose morte che necessitano di essere sostituite. Una scoperta rivoluzionaria – quella del collirio Montalcini che oggi consente ai malati di cheratopatia neurotrofica di trovare beneficio ai sintomi della patologia, oltre che di rallentarne la progressione.

Il collirio Montalcini: un farmaco italiano approda negli Stati Uniti

Se italiana è la scoperta del fattore di crescita nervoso, lo è anche l’azienda farmaceutica che ha saputo tradurre questo grande traguardo scientifico in un farmaco in grado di essere d’aiuto a tanti pazienti non solo in Europa ma oggi anche negli Stati Uniti D’America. In particolare il farmaco sviluppato in Italia avvalendosi degli studi di Rita Levi Montalcini, è fondamentale per il trattamento e la cura della cheratopatia neurotrofica, perché stimolando la rigenerazione delle cellule nervose, limita il progredire della patologia ed evita a molti pazienti di andare incontro a conseguenza gravissime ed irreversibili. Non dimentichiamo, infatti, che la cheratopatia neurotrofica, pur essendo una malattia rara, è davvero molto insidiosa. Si tratta, infatti, di una malattia degenerativa dello strato più superficiale della cornea, che perde via via di sensibilità e va progressivamente assottigliandosi, per poi, nelle forme più gravi, sviluppare ulcere e lesioni capaci di condurre il paziente alla cecità. L’autorizzazione alla messa in commercio del collirio Montalcini anche oltroceano rappresenta non solo un valido e concreto aiuto per quanti soffrono di cheratopatia neurotrofica negli Stati Uniti D’America, ma anche un grande segno di riconoscimento del valore della ricerca italiana.

correre fa bene alla vista

Non è la prima volta che sottolineiamo l’importanza di svolgere attività all’aria aperta per il benessere di tutto l’organismo, la buona ossigenazione dei tessuti e la prevenzione dell’invecchiamento. Alcune ricerche hanno addirittura messo in luce la diretta correlazione tra l’attività sportiva – nello specifico la corsa – ed il benessere visivo: vediamole nel dettaglio.

Attività sportiva e glaucoma

E’ risaputo che correre faccia bene all’apparato cardiocircolatorio ed al cuore nello specifico. E non solo: stando ad una ricerca pubblicata nei giorni scorsi su American College & Sports Medicine, più ci si mantiene in forma ed in movimento, e meno si corre il rischio di sviluppare il glaucoma. Il glaucoma è una patologia dell’occhio che porta ad un’alterazione della pressione intraoculare e che, sul lungo periodo, può danneggiare il nervo ottico e condurre ad una grave perdita di vista. Nel corso della ricerca, gli studiosi hanno preso in esame più di 9500 pazienti tra i 40 e gli 81 anni: il risultato è stato che i pazienti più attivi e sportivi, che praticavano attività aerobica ogni giorno, avevano la metà delle possibilità di sviluppare il glaucoma nei successivi sei anni. Stando alle conclusioni dello studio, una corsa di 10 miglia (16 km circa) la settimana sarebbe sufficiente a dimezzare il rischio di andare incontro al glaucoma. 

Perché correre aiuta a prevenire il glaucoma?

Vi domanderete come l’attività sportiva ed in particolare la corsa possano aiutare a diminuire il rischio di sviluppare il glaucoma. Gli studiosi non hanno dubbi: la corsa riesce ad abbassare la pressione intraoculare, ovvero il primo rischio per lo sviluppo della patologia. Una sola sessione di corsa può apportare già dei benefici all’apparato visivo riducendo la pressione intraoculare, ma correre tutte le settimane in modo costante riesce a controllarla in modo costante garantendo ottimi benefici anche sul lungo periodo.

Fonte: Medicine & Science in Sport Exercise

Running e degenerazione retinica

Secondo uno studio condotto dai ricercatori della Emory University Of Atlanta, correre farebbe bene anche a chi già soffre di degenerazione retinica. Un’ora di corsa al giorno per cinque giorni arginerebbe i sintomi di varie patologie retiniche, inclusa la maculopatia degenerativa senile. I pazienti “inattivi”, al contrario, sarebbero più soggetti a sviluppare maggiori sintomi di questo genere di patologie. Insomma, anche la retina riuscirebbe a trarre beneficio dalla corsa, anche se è doveroso precisare che in questo caso la ricerca è stata condotta, sino ad ora, solamente sui topi.

Fonte: Eyecenter.Emory.Edu

Correre fa bene alla vista

Alla luce degli studi sopra citati, è evidente che correre eserciti una lunga serie di effetti benefici su tutto il nostro organismo ed in particolar modo sul nostro apparato visivo, prevenendo o ritardando l’insorgenza di talune patologie e limitando i sintomi fastidiosi di altre. Senza contare il generale apporto benefico all’apparato cardiocircolatorio, al tono muscolare e, non ultimo, all’umore.

aloe vera benefici per gli occhi

La pianta dell’Aloe vera presenta una vasta gamma di proprietà benefiche per il nostro organismo. Conosciuta fin dai tempi antichi dalle popolazioni di tutto il bacino del Mediterraneo, del Medio Oriente e oltre, l’aloe è una pianta piuttosto resistente e facile da gestire, a tal punto che potete provare a piantarla anche sul vostro balcone di casa. Se non vi piace l’idea di tenerla sul balcone o non avete molto spazio, potete anche valutare l’idea di tenerla in casa: l’aloe vera è anche una bellissima pianta d’appartamento, capace di arredare con gusto e di depurare l’aria. 

Aloe vera: coltivazione

La pianta di aloe vera si semina in primavera e si rinvasa una volta l’anno sempre durante la bella stagione. Non richiede potature, ma solo l’accortezza di staccare eventuali foglie secche.  Se vivete al centro nord e volete coltivare la vostra aloe vera all’aperto, assicuratevi di posizionarla in un luogo riparato, possibilmente esposto a sud, dove essa sia protetta dalle gelate invernali: se necessario, durante le notti più fredde copritela con un tessuto traspirante. Fate inoltre in modo che il suolo non sia troppo umido, quindi se possibile aggiungete della sabbia e somministrate del solfato di potassio. Se vivete al sud, invece, sarà sufficiente il solfato di potassio, così da irrobustire la pianta e renderla più resistente al freddo. Se intendete coltivare l’aloe vera in vaso all’interno della vostra abitazione, abbiate l’accortezza di tenerla lontano dai termosifoni e di tenere il sottovaso sempre asciutto: le radici dell’aloe vera, se sottoposte ad eccessiva umidità od irrigazioni troppo frequenti, tendono a marcire. Sarà sufficiente bagnare la terra – e mai le foglie – un paio di volte al mese.

Aloe vera: proprietà

La pianta dell’aloe vera presenta moltissime proprietà benefiche per il nostro organismo. Dalla pianta si ricavano succhi per uso interno ed un prezioso gel per uso esterno. Se coltivate la vostra pianta di aloe vera autonomamente, potrete attingere al gel che si trova naturalmente nelle sue foglie per uso esterno. Per quanto riguarda il succo, invece, è sempre bene acquistarlo in erboristeria o nei negozi specializzati, poiché si tratta di una preparazione piuttosto delicata.

Ecco i benefici del succo di Aloe vera

  • è disintossicante, aiuta fegato ed intestino a liberarsi dalle tossine
  • aiuta a migliorare i processi digestivi
  • migliora i sintomi dei disturbi del tratto gastrointestinale, quali ulcere, gastriti, coliti e altro
  • grazie ad una preziosa sostanza chiamata Acemannano, rinforza il sistema immunitario
  • è un potente antiossidante, e di conseguenza anche un antitumorale
  • è un ottimo antibatterico, perfetto per l’igiene del cavo orale

Proprietà dell’aloe vera per la vista e per gli occhi

Le malattie dell’apparato visivo si possono prevenire a tavola, con una corretta alimentazione ed abbinando ad essa tanta attività fisica all’aperto. Al giorno d’oggi i nostri occhi sono costantemente sottoposti ad un affaticamento di gran lunga superiore a quello che si poteva immaginare solo pochi anni fa. Questo è dovuto all’incremento esponenziale dell’uso di supporti tecnologici che caricano l’apparato visivo di una mole di lavoro capace di stancarlo, debilitarlo ed accelerarne l’invecchiamento. Non a caso molti disturbi della vista e difetti visivi fanno spesso la loro comparsa già in fasce d’età piuttosto giovani. Esistono però degli accorgimenti e delle buone abitudini che consentono di proteggere la vista, rafforzando gli occhi in modo efficace ma pur tuttavia semplice e naturale.

Una buona abitudine per mantenere gli occhi giovani e sani

Una di queste abitudini è proprio l’assunzione di succo di aloe vera – è un potente antiossidante ed antinfiammatorio naturale – che se abbinato ad ingredienti alcalinizzanti (come il limone, per esempio) e la frutta secca, può rivelarsi un vero toccasana per gli occhi e per tutto l’organismo più in generale, regalando un vero e proprio boost di giovinezza, grazie alle sue grandi proprietà antiossidanti ed antinfiammatorie. Non dimentichiamo, inoltre, che alcune delle patologie più note dell’apparato visivo, come la cataratta e la degenerazione maculare senile, sono dovute all’invecchiamento dei tessuti: assumere in modo naturale ingredienti sani che aiutino a mantenere i tessuti giovani e ben ossigenati può aiutare a prevenire l’insorgenza o a ritardare la comparsa di questo tipo di patologie.