Ad un occhio meno esperto, calazio e orzaiolo possono apparire molto simili, se non uguali. In entrambi i casi si tratta di un rigonfiamento della palpebra, una sorta di pallina fastidiosa e decisamente antiestetica. Tuttavia, nonostante la loro somiglianza, si tratta di due disturbi oculari diversi, caratterizzati da cause e da sintomi ben distinti. 

Il calazio: cause e sintomi

Chiamato anche lipogranuloma, il calazio è una cisti che si forma quando la ghiandola di Meibomio si infiamma e si ostruisce. La ghiandola di Meibomio ha lo scopo di secernere le sostanze lipidiche che sono contenute nel film lacrimale. Quando il dotto esecretore della ghiandola di Meibomio si ostruisce, le sostanze lipidiche non fuoriescono correttamente e si viene a formare una ciste, chiamata appunto calazio oppure lipogranuloma. L’origine, dunque, non è infettiva, ma il calazio può essere ugualmente piuttosto fastidioso, anche se non doloroso. I sintomi sono sensazione di fastidio e di corpo estraneo, prurito, arrossamento della zona interessata e fotofobia. Il calazio talvolta si risolve da solo spontaneamente, altre volte il vostro oculista vi consiglierà di fare degli impacchi caldo umidi al mattino ed alla sera e di curare maggiormente la vostra igiene oculare, per esempio con l’uso di apposite salviettine oculari, che potete comodamente acquistare in farmacia o presso i supermercati più forniti della vostra zona. Non sempre però il calazio si risolve spontaneamente, e si può rendere necessario sottoporsi ad un piccolo intervento per eliminarlo: una procedura, tuttavia, poco invasivo e di breve durata. Altre volte ancora, invece, il calazio potrebbe innescare una blefarite, ovvero un’infiammazione di tutto il bordo ciliare, ed il quel caso potrebbe rendersi necessaria l’assunzione di un antibiotico. In qualunque caso, la scelta migliore è sempre consultare l’oculista.

L’orzaiolo: cause e sintomi

Anche l’orzaiolo si presenta come una pallina fastidiosa situata sul bordo palpebrale ed anch’esso è causato dall’ostruzione di una ghiandola sebacea: può trattarsi della ghiandola di Meibomio, ma anche delle ghiandole di Moll o di Zeis. Stavolta, però, la causa non è puramente meccanica, ma è infettiva. Generalmente la causa è precisamente un’infezione da stafilococco, che può presentarsi a più riprese nel medesimo paziente. I sintomi sono dolore, alterazione della temperatura corporea, fastidio, bruciore, fotofobia. La terapia, anche in questo caso, prevede una buona igiene oculare ma anche la somministrazione di farmaci antibiotici.

PRIMA, la visita oculistica dello stato di salute generale di tutto l’apparato visivo

Ci avevi mai pensato ? Una visita oculistica specialistica, completa ed accurata, include non solo la misurazione della vista, ma anche il controllo dello stato di salute generale dell’intero apparato visivo, incluso il bordo ciliare e la palpebra. Se vai soggetto a fastidi a livello palpebrale o del bordo ciliare, forse è giunto il momento di prenotare PRIMA, la visita specialistica oculistica firmata Neovision completa di una serie di esami specifici ed accurati di tutto l’apparato visivo. Per prenotare chiama allo 02 30317600 dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00.

Trattamento laser occhi: quale miglior occasione delle feste per farsi un regalo di vero valore? E se è vero che il Natale rappresenta l’occasione perfetta per donare e per manifestare il proprio affetto a chi si ama, è anche vero che qualche volta è bello gratificarsi, concedendosi un regalo importante. L’intervento laser per la correzione dei difetti visivi è sicuramente uno di questi. Oggi la chirurgia refrattiva laser consente di correggere qualunque difetto visivo – inclusa la presbiopia – e di permettere al paziente di eliminare l’uso di lenti ed occhiali. Un regalo, insomma, capace di offrire indubbi vantaggi oggettivi e soggettivi, di durare nel tempo e di migliorare la qualità di vita complessiva del paziente. 

Tra tutte le tipologie di intervento laser, la tecnica Femto-Lasik rappresenta indubbiamente la soluzione più d’avanguardia, che si presta perfettamente a risolvere tutti i difetti visivi – miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia – di entità da leggera a media. Le finalità della chirurgia laser sono, peraltro, molteplici: a quelle di indole prettamente medica riferite alla correzione dei difetti visivi del paziente, si aggiungono anche quelle di carattere psicologico ed estetico, le cui ripercussioni indubbiamente positive non possono che far pendere l’ago della bilancia verso la decisione di affrontare l’intervento. Una decisione che andrà presa, naturalmente, in accordo con l’oculista che eseguirà l’intervento, che saprà consigliare il paziente circa le opzioni migliori che la chirurgia oftalmica offre per far collimare alla perfezione le sue aspettative con i risultati che si andranno ad ottenere.

Trattamento laser occhi: con il Femto-Lasik inizi l’anno nuovo con sprint

L’intervento per la correzione dei difetti visivi con tecnica Femto-Lasik si avvale, come ci suggerisce il nome stesso, dell’uso del laser a femtosecondi. Si tratta di uno strumento di grande avanguardia capace di conferire estrema sicurezza e massima precisione all’intera procedura. In questo modo, non si usano lame né bisturi ed il paziente è libero di fare ritorno a casa nel giro di qualche ora. Ricordiamo inoltre che l’intervento di correzione dei difetti visivi con tecnica Femto-Lasik è indolore, si effettua previa somministrazione di un collirio anestetico e dura solo pochi minuti.

A Natale, metti sotto l’albero una vista tutta nuova!

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Chiamaci allo 02 3031 7600 dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00. Se preferisci, compila il modulo sottostante e premi INVIA, ti risponderemo al più resto!

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Se è già da qualche tempo che mediti di fare l’intervento laser per correggere i tuoi difetti visivi, ma in realtà non ti sei mai informato sull’argomento, sul tipo di intervento, sui suoi rischi e sui suoi vantaggi, forse è venuto il momento di fare un pò di chiarezza. Ecco alcune informazioni che ti saranno utili per capire bene di che si tratta e per chi è indicato. Perché quando si parla della tua salute, le informazioni non sono mai abbastanza.

Ecco il segreto: tecnica e tecnologia, più un oculista di grande esperienza

L’intervento laser per la correzione permanente dei difetti visivi prende il nome di Femto-Lasik ed è, oggi, un intervento ad altissimo contenuto tecnologico. Il termine Femto-Lasik si riferisce tanto ad una tipologia di laser – il laser a femtosecondi – quanto ad una specifica tecnica – la tecnica Lasik. L’abbinamento di tecnica e tecnologia, oltre ovviamente alla scelta di uno specialista di grande perizia ed esperienza sul quale riporre la tua fiducia, saranno la formula che ti consentirà di veder soddisfatte le tue aspettative, a patto naturalmente che queste siano sufficientemente realistiche.

Perchè l’intervento Femto-Lasik è rivoluzionario

L’intervento per la correzione dei difetti visivi con tecnica Femto-Lasik rappresenta il superamento delle due tecniche precedenti, oramai obsolete e meno vantaggiose, chiamate PRK e LASIK.

L’intervento Femto-Lasik è più vantaggioso e si può considerare a tutti gli effetti una procedura rivoluzionaria. Eccone le ragioni:

  1. L’uso del laser a femtosecondi fa davvero la differenza: la tecnica Lasik prevede che si esegua una incisione lamellare della cornea. La rivoluzione di questo tipo di intervento sta nel fatto che il laser a femtosecondi ha sostituito uno strumento meccanico chiamato microcheratomo, che invece effettuava questa incisione in modo meccanico, come un bisturi. Il laser a femtosecondi consente di effettuare questa incisione in modo programmabile, preciso, regolare, uniforme, più superficiale e più controllabile;
  2. Al termine dell’intervento non sono necessari punti di sutura, e nemmeno bendaggi;
  3. L’uso del femtosecondi riduce al minimo il rischio di infezioni intraoperatorie;
  4. Il paziente non sente dolore né durante l’intervento, né dopo;
  5. La guarigione ed il recupero visivo sono rapidi;
  6. E’ un intervento di breve durata, al termine del quale il paziente può far ritorno a casa;
  7. Dopo essersi sottoposto all’intervento per la correzione dei difetti visivi con tecnica Femto-Lasik, il paziente può tornare a vivere la sua vita sociale, amorosa, lavorativa in piena libertà, acquisendo una rinnovata sicurezza in se stesso.

Idoneità all’intervento laser occhi – L’intervento per la correzione dei difetti visivi con tecnica Femto-Lasik è, ad oggi, la soluzione più sicura e vantaggiosa per la correzione dei difetti visivi: un intervento che si basa sull’abbinamento di due laser d’avanguardia, il laser a femtosecondi ed il laser ad eccimeri. Il futuro della chirurgia refrattiva, insomma, è già qui.

Idoneità all’intervento laser occhi: una premessa.

intervento per la correzione dei difetti visivi con tecnica Femto-Lasik: cos’è?

L’intervento per la correzione dei difetti visivi con tecnica Femto-Lasik si esegue sulla cornea, ovvero la parte più esterna del nostro occhio. La cornea ha un struttura a più strati, proprio come una cipolla. Attraverso la tecnica Femto-Lasik, e grazie al laser a femtosecondi, un laser ad impulsi brevissimi e ad altissima precisione, viene aperta una sorta di “finestrella” su uno strato superficiale della cornea. L’intervento prosegue con il laser ad eccimeri, che lavora gli strati sottostanti della cornea al fine di correggere opportunamente i difetti visivi. Al termine dell’intervento, la “finestrella” viene ricollocata al suo posto, senza la necessità di punti di sutura o di bendaggi.

Idoneità all’intervento laser: posso sottopormi al Femtolaser?

I vantaggi dell’intervento per la correzione dei difetti visivi con tecnica Femto-Lasik sono innumerevoli. Si tratta di un intervento veloce, indolore, molto sicuro, che garantisce tempi di recupero molto rapidi. Se desideri valutare la tua idoneità all’intervento laser, puoi scegliere Neovision FREEDOM. Nel corso della visita, l’oculista accerterà lo stato di salute generale dei tuoi occhi e la qualità, lo spessore e le caratteristiche della tua cornea. Inoltre si verificherà il tipo di correzione di cui hai bisogno e molti altri fattori, come la tua età, le tue esigenze lavorative, private e molto altro. Sarà l’oculista a darti le risposte a questi ed a molti altri quesiti ed a stabilire insieme a te quale sia in percorso più indicato in base alle tue esigenze ed alle tue aspettative.

Non idoneità al laser o miopia elevata

E se il tuo problema è una miopia elevata, oppure il tuo occhio non risultasse idoneo alla correzione con il laser, esistono altre soluzioni in grado di renderti indipendente dagli occhiali, ad esempio l’impiego di lenti ICL che consentono di correggere anche difetti refrattivi molto marcati. 

Leggi la testimonianza sulle lenti ICL della nostra paziente Chiara. Oppure guarda il video in cui il nostro paziente Andrea racconta la sua esperienza dopo l’operazione con impianto di Lenti ICL Fachiche.

 

Ti piacerebbe renderti indipendente dagli occhiali e tornare a vedere bene?

Per prenotare la tua visita oculistica specialistica FREEDOM e cominciare già da oggi il tuo percorso di libertà da lenti ed occhiali, chiama allo 02 30317600 dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00.

 

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Iniezioni intravitreali: come affrontarle bene e vincere l’asia è una questione che si pongono quasi tutte le persone che devono iniziare questo genere di percorso terapeutico.

Esse rappresentano un trattamento efficace per contrastare la progressione della degenerazione maculare senile essudativa. Il Mancherster Royal Eye Hospital ha recentemente pubblicato sulla rivista American Journal of Ophtalmology i risultati di una ricerca volta a valutare la presenza di ansia e depressione nei pazienti che si sottopongono alle iniezioni anti-VEGF per il trattamento della patologia. Tuttavia, molti dei timori sperimentati dai pazienti sono del tutto infondati. Cerchiamo di spiegarne i motivi. 

Premessa: cosa sono le iniezioni anti-VEGF

La terapia a base di iniezioni intravitreali anti-VEGF rappresenta un’arma efficace per contrastare la degenerazione maculare senile essudativa. Quest’ultima è una forma di degenerazione della macula – la parte centrale della retina, situata proprio in corrispondenza della papilla del nervo ottico – deputata alla visione centrale ed alla percezione del colori. Nella forma essudativa, la degenerazione maculare senile si verifica quando, sulla membrana sottostante alla retina, chiamata coroide, si ha una crescita anomala di vasi sanguigni, innescata da una particolare proteina detta VEGF. La ricerca medica ha messo a punto un farmaco, detto anti-VEGF, che permette di contrastare con efficacia questa proliferazione di vasi sanguigni e di offrire beneficio proprio a chi soffre di degenerazione maculare senile essudativa.

L’obiettivo della ricerca ed i suoi risultati

L’obiettivo della ricerca condotta dai ricercatori del Manchester Royal Eye Hospital era quello di sondare i livelli di ansia e depressione nei pazienti sottoposti ad iniezioni intravitreali, ovvero vagliare lo stato psicologico di chi si sottopone con una certa periodicità a trattamenti invasivi. Effettivamente, nonostante il miglioramento oggettivo del quadro clinico del paziente e dunque della capacità visiva, la ricerca ha evidenziato la presenza di ansia e depressione dovute alla paura di sottoporsi alle iniezioni intravitreali, soprattutto nelle prime fasi del trattamento. (fonte: Ajo.com)

In cosa consiste il trattamento con iniezioni intravitreali

La terapia consiste in tre iniezioni intravitreali seguite da altre, fino ad un totale di 6/8 iniezioni nell’arco del primo anno di trattamento. Recentemente peraltro, l’Unione Europea ha stabilito che l’oculista abbia facoltà decidere, compatibilmente con la risposta del paziente al trattamento, come cadenzare le iniezioni successive alle prime tre. (fonte Bayer.de).

Iniezioni intravitreali: come affrontarle bene senza ansia

Niente paura! Il segreto è affidarsi ad un oculista di grande esperienza

Il timore infondato che il farmaco non dimostri la sua efficacia e la paura (altrettanto infondata) di subire danni oculari a seguito delle iniezioni, contribuiscono ad alimentare uno stato di ansia e di depressione che trova miglioramento solamente laddove il medico dimostri comprensione ed empatia verso i pazienti, instaurando con essi un legame che trascenda la pura esecuzione di una pratica medica per sfociare nella costruzione di un vero rapporto di fiducia tra medico e paziente.

Un trattamento efficace, sicuro ed indolore

Le iniezioni intravitreali vengono praticate da oculisti esperti con aghi sottilissimi: non si tratta dunque di una procedura dolorosa, né pericolosa. Inoltre, queste iniezioni si sono dimostrate molto efficaci nel trattamento della patologia. E’ naturale sperimentare un po’ di ansia nel momento in cui ci si sottopone ad un intervento invasivo, ma la scelta di un oculista esperto con il quale instaurare un rapporto di fiducia basato sul dialogo, sicuramente vi aiuterà ad affrontare le iniezioni anti-VEGF con maggiore serenità.

 

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5 consigli per tenere lontani gli occhiali da vista

Evitare gli occhiali da vista? Nonostante oggi il mercato dell’occhiale da vista offra soluzioni sempre più accattivanti, esteticamente piacevoli, al passo coi tempi e realizzate in materiali leggerissimi, flessibili ed altamente resistenti, non a tutti fa impazzire l’idea di indossare una protesi esterna per sopperire alle carenze visive. Ecco allora 5 consigli che possono aiutarci a mantenere una vista sana ed evitare il più possibile di dover ricorrere agli occhiali da vista.

1 – Per evitare gli occhiali da vista: Vai dall’oculista

Ti sembrerà strano ma è così: anche chi vede davvero alla perfezione (o almeno così crede), farebbe bene a sottoporsi ad una visita oculistica almeno una volta l’anno. Le nuove generazioni studiano per molti più anni di quanto non facessero le precedenti, e nel tempo libero trascorrono molte più ore davanti a tablet, smartphone, computer e televisioni di quanto facessero i loro coetanei di pochi decenni fa. L’uso intensivo che si fa oggi dell’apparato visivo richiede controlli della vista periodici ed accurati.

2 – Per evitare gli occhiali da vista: Usa un buon paio di occhiali da sole

Trascorrere molte ore all’aria aperta fa bene alla vista, a patto che si proteggano gli occhi con un buon paio di occhiali da sole. I raggi ultravioletti, presenti nell’atmosfera anche nelle giornate grigie e nuvolose, possono danneggiare irrimediabilmente l’occhio ed in particolare la retina. Proteggersi è una buona abitudine!

3 – Per evitare gli occhiali da vista: Non utilizzare device elettronici al buio

Come già detto, oggi si tende a trascorrere molte ore davanti ai device elettronici, sia per motivi di studio, sia per giocare, svagarsi, vedere film o fiction, interagire con gli amici. Attenzione però all’uso che ne fai: abbi cura di tenere sempre questi strumenti ad almeno una trentina di centimetri dal viso, e di non usarli al buio. Gli effetti nocivi della luce blu emessa da smartphone, tablet, computer e televisori si accentuano in condizioni di poca luce.

4 – Per evitare gli occhiali da vista: Usa le opportune protezioni quando pratichi sport

Prendersi cura dei propri occhi significa anche preservarli da eventuali traumi o incidenti. Se sei un amante dello sport, usa sempre un buon paio di occhiali protettivi specifici. Questo vale per esempio per lo sci, per il ciclismo, per il nuoto e per molti altri sport.

5 – Per evitare gli occhiali da vista: Bevi molta acqua e mangia bene

Per essere perfettamente efficiente, l’apparato visivo ha bisogno di essere ben lubrificato. Bere molta acqua e prestare attenzione all’alimentazione, introducendo frutta e verdura di stagione, ma anche pesce, carne, molluschi, cereali e uova, fa bene alla vista, e ti tiene alla larga da una lunga serie di patologie che hanno a che fare con lo stress ossidativo e l’invecchiamento cellulare.

E per chi già indossa gli occhiali, ma non ne può più?

Se indossi già gli occhiali da vista ma non ne puoi più, ti danno fastidio, non ti ci vedi oppure li dimentichi sempre da qualche parte, puoi valutare l’idea di sottoporti ad un intervento di correzione dei difetti visivi. In Neovision abbiamo predisposto a questo scopo FREEDOM, la prima visita specialistica accurata e completa pensata proprio per chi già soffre di miopia, astigmatismo, ipermetropia ed incluso presbiopia e sta pensando di eliminare gli occhiali da vista o le lenti a contatto.

Prenota la tua visita FREEDOM e ritrova la libertà di vedere

Per prenotare la tua visita specialistica FREEDOM – che ti consentirà di valutare la possibilità di riacquistare la libertà di vedere senza dover ricorrere all’uso di lenti – chiama dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 19:00 lo 02 3031 7600.

 

professor macaluso, intervista sulla cheratoplastica

La cornea è la parte più superficiale e dunque più esposta del nostro occhio. Si tratta di una struttura molto delicata, costituita da fibre di collagene disposte in modo da essere perfettamente trasparenti. Oltre a garantire il passaggio dei raggi luminosi, la cornea protegge anche l’occhio dalle minacce esterne. Tuttavia, a causa di patologie degenerative o di traumi dovuti ad incidenti, oppure a esiti di infezioni, può rendersi necessaria la sostituzione totale o parziale della regione centrale della cornea. Per eseguire questo intervento ci si avvale di un laser a femtosecondi, l’ultima innovazione in fatto di chirurgia corneale. Uno strumento ad alta precisione che consente di effettuare incisioni precise e regolari e di ridurre al minimo le complicanze post operatorie. Abbiamo intervistato a questo proposito il Prof. Claudio Macaluso, medico oculista presso Neovision, esperto in cheratoplastica.

Professor Macaluso, in quali casi si può rendere necessario il trapianto di cornea?

La cheratoplastica può rendersi necessaria come conseguenza di eventi traumatici oppure patologici. Parliamo di casi in cui vi è perdita di trasparenza (ad esempio distrofia di Fuchs e cheratopatia) o in quelli in cui l’alterazione di forma e di curvatura causino una riduzione della visione, come nel caso del cheratocono. A seconda della patologia e del suo avanzamento, il medico valuterà la necessità di sostituire di una sola porzione della cornea (cheratoplastica lamellare) oppure di tutta la cornea (cheratoplastica perforante).

Si sente spesso parlare di cheratocono: ci può spiegare meglio di che si tratta?

Il cheratocono è una patologia della cornea le cui cause non sono ancora del tutto chiare. Essa conduce ad una progressiva deformazione della cornea che, con l’avanzare del tempo e con il progredire della patologia, perde la sua caratteristica forma di lente convessa regolare, sfiancandosi in un punto, in genere inferiore, detto apice del cono. La conseguenza di questa deformazione è, dapprima, una perdita di nitidezza della visione, per giungere poi ad una compromissione della trasparenza della cornea. Una struttura sempre meno stabile ed una trasparenza compromessa sono i sintomi che conducono alla decisione di affrontare un intervento di cheratoplastica.

Professor Macaluso, in cosa consiste la cheratoplastica? Qual è la differenza tra cheratoplastica lamellare e cheratoplastica perforante?

La cheratoplastica è un trapianto di cornea. Può accadere che un evento traumatico o una patologia compromettano e danneggino solamente una porzione della cornea. In quel caso si andrà a sostituire solamente quella parte, eseguendo una cheratoplastica lamellare. Si immagini infatti la cornea come la superficie di una cipolla, composta di strati perfettamente sovrapponibili. La cheratoplastica lamellare va a sostituire lo strato danneggiato e può essere anteriore o posteriore.

La cheratoplastica lamellare anteriore si esegue con una procedura chirurgica chiamata DALK, Deep Anterior Lamellar Keratoplasty. Questa procedura prevede la sostituzione della porzione di cornea che va dalla superficie anteriore fino alla membrana più profonda, detta di Descemet, che sostiene l’endotelio corneale.

La cheratoplastica lamellare posteriore o endoteliale, invece, prevede la sostituzione dell’ultimo strato della cornea, l’endotelio. Per eseguire questo intervento le tecniche chirurgiche oggi considerate migliori sono la UT DSAEK (Ultra Thin Descemet Stripping Automated Endothelial Keratoplasty) e la DMEK (Descemet Membrane Endothelial Keratoplasty).

Quando, invece, è l’intera cornea ad essere compromessa nella forma o nella trasparenza, si esegue una cheratoplastica perforante, ovvero la sostituzione in toto della cornea stessa.

Nel ringraziare il Professor Macaluso per il suo tempo e le sue esaustive risposte, vi ricordiamo che potete chiamare Neovision in qualunque momento per formulare altre domande o per prenotare un appuntamento, chiamando allo 02 30317600 dalle 9.00 alle 19.00.

femto lasik zero rischi tanti vantaggi 2

I difetti visivi possono, alla lunga, diventare un vero e proprio problema. Indipendentemente dalla loro gravità, è spesso la loro combinazione ed il loro protrarsi nel tempo senza possibilità di miglioramento che diviene un peso per chi ne soffre. Senza contare il disagio di dover tenere sempre con sé uno o più paia di occhiali. Oggi la medicina oftalmica offre un intervento per la correzione dei difetti refrattivi privo di rischi e molto vantaggioso per chi lo sceglie. 

Intervento di correzione dei difetti visivi Femto-Lasik: due tecnologie per un grande risultato

L’intervento denominato Femto-Lasik è una procedura d’avanguardia che prevede l’uso di due laser, un laser ad impulsi chiamato femtosecondi ed un laser ad eccimeri. E’ la straordinaria combinazione di queste due tecnologie che consente all’oculista di effettuare in pochi minuti un intervento chirurgico ad altissima precisione senza dover ricorrere a bisturi o lame di alcun genere e senza dover bendare o suturare il paziente, che anzi è libero di tornare subito a casa.

Femto-Lasik, una procedura di breve durata e molto vantaggiosa

La procedura, che prende il nome di Femto-Lasik, ha una durata di poco meno di mezz’ora, e viene eseguita in regime ambulatoriale previa instillazione di alcune gocce di collirio anestetico. I vantaggi per il paziente sono:

  • la breve durata
  • la possibilità di tornare a casa dopo l’intervento
  • l’assenza di punti di sutura o bendaggi
  • l’assenza di dolore
  • la possibilità di liberarsi degli occhiali una volta per tutte
  • l’elevata precisione dell’intervento, grazie ad una serie di tecnologie che lo rendono programmabile e personalizzabile in maniera millimetrica

Il Femto-Lasik è un intervento per la correzione dei difetti refrattivi molto sicuro

Per quanto riguarda i rischi, il Femto-Lasik è un intervento che riduce i rischi al minimo e pertanto è da considerarsi molto sicuro. Ecco i motivi:

  • in nessun momento, nel corso dell’intervento, vengono usate lame, strumenti taglienti o meccanici, ma solamente laser: questo riduce il rischio di infezioni o traumi postoperatori
  • rischio di complicanze intraoperatorie minimo, dovuto all’uso di tecnologie come l’eye tracker, che interrompe la procedura ove necessario
  • l’uso del laser a femtosecondi consente di spostare e ricollocare il lembo di cornea con estrema precisione: nessun rischio di dislocazione del lembo a conclusione dell’intervento

Vuoi conoscere più da vicino il Femto-Lasik?

Se sei incuriosito dal Femto-Lasik, vuoi conoscerlo più da vicino e vuoi capire se potrebbe fare al caso tuo oppure no, prenota oggi stesso una visita oculistica specialistica presso una delle nostre cliniche Neovision. FREEDOM è la visita oculistica specialistica pensata per chi ha voglia di fare il primo passo per liberarsi dagli occhiali. Incontrerai medici specialisti con una grande competenza nel campo specifico della chirurgia oftalmica, che ti spiegheranno nel dettaglio in cosa consiste l’intervento e valuteranno assieme a te la tua idoneità ad esso.

Chiamaci allo 02 3031 7600 dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00.

luce e colori, la visita specialistica per la cataratta

Una delle patologie più comuni dell’età avanzata è la cataratta. In un paese come l’Italia, in cui una persona su cinque ha più di 65 anni, va da sé che l’incidenza delle patologie legate all’età tocca quote non trascurabili. Al di là dei numeri, tuttavia, è fondamentale che la popolazione anziana sia al corrente dei rischi a cui è esposta la sua vista e delle misure delle quali può disporre per prevenire ed eventualmente curare le patologie dell’occhio. Alla luce di quanto detto, è fondamentale sottoporsi a controlli periodici della vista, da effettuarsi esclusivamente presso un medico oculista. 

La cataratta, una patologia spesso confusa con un difetto visivo

La cataratta è una patologia causata dal fisiologico invecchiamento del cristallino, la lente naturale della quale il nostro occhio dispone e che gli consente di trasmettere la luce alla retina ed al nervo ottico. Quando il cristallino “invecchia”, proprio come un vetro che diventa opaco, perde trasparenza. Di conseguenza, la qualità della visione peggiora. I contorni appaiono meno definiti, si perde la percezione corretta delle distanze, i colori diventano meno nitidi e la luce meno vivida, si prova una sensazione di annebbiamento o abbagliamento e la visione notturna si fa difficoltosa. Sfortunatamente, spesso il paziente poco informato o molto anziano tende a pensare che questa perdita di qualità visiva sia causata da un comune difetto di vista, come la miopia, l’ipermetropia o l’astigmatismo. Ecco perché informare e spronare alla prevenzione è fondamentale: per la diagnosi della cataratta, infatti, non si può prescindere da una visita oculistica.

Una visita “mirata” per individuare la cataratta

In Neovision abbiamo messo a punto una visita oculistica – chiamata Luce e Colori –  pensata appositamente per la prevenzione della cataratta. Dopo i 60 anni, sottoporsi al percorso diagnostico di LUCE E COLORI può essere molto utile: laddove l’opacizzazione del cristallino sia ancora di lieve entità, la cataratta potrebbe non dare sintomi. Ma se riscontri problemi visivi, questi potrebbero non essere imputabili ad un semplice difetto visivo: in caso di cataratta potresti intervenire in tempo.

Luce e Colori belli come prima: detto fatto

La visita specialistica per la prevenzione della cataratta Luce e Colori si chiama così perché il suo obiettivo è quello di restituire al paziente affetto da cataratta la percezione della luce e dei colori che aveva prima di sviluppare la patologia. Proprio come ci ha raccontato recentemente la nostra paziente Carolina, che si è sottoposta presso di noi all’intervento per la rimozione della cataratta:

“Già il giorno dopo, anche se con la pupilla ancora un pochino dilatata, vedevo meglio. La visione era già molto più nitida e soprattutto le luci e i colori erano molto più brillanti. Incredibile.”

Luce e Colori è il primo passo per prendersi cura della propria vista anche in età avanzata ed anche quando si pensa di non soffrire di cataratta. La visita include una serie di controlli ed esami approfonditi mirati a valutare lo stato di salute generale dell’apparato visivo, con un occhio di riguardo al cristallino.

Prenota oggi stesso la tua visita Luce e Colori

Prenota oggi stesso la tua visita Luce e Colori: chiamaci dal lunedì al venerdì allo 02 30317600.

 

 

Intervento di cataratta: intervista alla signora Carolina

Intervista alla paziente

La signora Carolina, di Milano, ha acconsentito a rispondere ad alcune domande in merito all’intervento di rimozione della cataratta al quale si è sottoposta.

Carolina, grazie per aver accettato di condividere la sua esperienza. Cominciamo subito col chiederle: come vedeva prima dell’intervento?

Vedevo un po’ offuscato, mi sentivo meno sicura in auto e a volte avevo difficoltà con i gradini: salire e scendere le scale mi creava difficoltà perché non avevo il senso della profondità e temevo di cadere. Inoltre, non riuscivo più a dedicarmi al mio hobby preferito, il cucito, con la precisione e la serenità di un tempo. Cucire era diventato difficoltoso e stancante.

Cosa ha provato pochi istanti prima dell’intervento? Era agitata? Il medico che l’ha operata é stato rassicurante? É stata messa a suo agio? 

Inizialmente un pochino agitata sì: è sempre un intervento, e gli occhi sono delicati. Ma appena arrivata sono stata seguita dall’anestesista, che ha controllato i miei esami e mi ha dato delle goccine calmanti. Il chirurgo mi ha rassicurato, dicendomi che avrebbe fatto del suo meglio e che tutto era già stato predisposto per ottenere il risultato desiderato che avevo espresso in visita, quindi ho affrontato l’intervento in modo tranquillo. Tutti sono stati così gentili!

Cosa ha provato durante l’intervento? Cosa vedeva o sentiva? Quali sensazioni ha provato? É stato fastidioso?

Mi hanno fatto l’anestesia con gocce di collirio, quindi ero sveglia. Sentivo tutto quello che il chirurgo e gli infermieri dicevano, ma ero tranquilla, non provavo dolore… solo una sensazione di pressione sull’occhio, assolutamente sopportabile.

Durante l’intervento il medico le parlava? 

Prima di iniziare mi ha raccomandato di cercare di stare ferma e di non muovermi, perché la collaborazione del paziente è importante. Durante l’intervento mi ha spiegato i passaggi fondamentali e mi ha dato indicazioni sulla luce da guardare.

Quanto è durato l’intervento? Al termine dell’intervento come si sentiva? É stata bendata? Ha dovuto instillare un collirio antibiotico, portare occhiali da sole, seguire particolari indicazioni? 

Quando sei sul lettino il tempo ti sembra infinito! Invece l’operazione è durata quindici, forse venti minuti. Al termine il dottore mi ha detto di stare tranquilla e che tutto era andato bene. Non mi ha bendato, e mi ha spiegato come seguire la terapia con il collirio antibiotico per le settimane a seguire. Ho utilizzato per una decina di giorni gli occhiali da sole, per proteggere l’occhio. Ho rispettato l’accorgimento, sempre per i primi 7-10 giorni, di non chinarmi e non sollevare pesi.

Quando ha recuperato totalmente la capacità visiva dell’occhio operato? Riesce già ad apprezzare l’esito dell’intervento? Consiglierebbe l’intervento di cataratta? 

Già il giorno dopo, anche se con la pupilla ancora un pochino dilatata, vedevo meglio. La visione era già molto più nitida e soprattutto le luci e i colori erano molto più brillanti. Incredibile. Dopo due o tre giorni ho ripreso le mie normali attività. Come mi avevano prospettato, a distanza di tre o quattro settimane il mio recupero era buono e la visione assestata. Oggi, dopo tanto tempo, riesco di nuovo a dedicarmi con piacere e sicurezza al mio passatempo preferito, il cucito. Un traguardo straordinario che mi riempie di gioia, raggiunto con un intervento per niente invasivo. Sì, lo consiglierei senz’altro.

© Fotografie di Francesca Raso

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