Cataratta acquisita: cos’è e come si cura
Quando il cristallino, la lente naturale situata all’interno del nostro occhio, perde la sua naturale trasparenza, si può andare incontro ad una compromissione della capacità visiva. Questo processo può avvenire in diversi momenti della vita: può essere presente alla nascita, oppure manifestarsi successivamente. Si parlerà allora di cataratta congenita o acquisita. Vediamo di fare un po’ di chiarezza in merito al concetto di cataratta acquisita.
Cataratta acquisita: quali sono le cause?
La cataratta acquisita può insorgere in età giovanile oppure in età matura/senile. Le cause possono essere differenti, ed includono:
- il normale processo di invecchiamento cellulare;
- malattie sistemiche o del metabolismo (come per esempio il diabete mellito, la sindrome di Down, l’amaurosi congenita di Leber e altre);
- una patologia oculare preesistente (come per esempio il glaucoma);
- una miopia molto elevata;
- una causa di tipo chimico, come per esempio l’assunzione di dosi massicce per un tempo prolungato di determinate tipologie di farmaci;
- una causa di tipo fisico (irradiazione molto prolungata di raggi UV o raggi infrarossi);
- un trauma o un incidente;
- una dermatite atopica.
Tutti questi fattori possono favorire l’insorgenza della cataratta acquisita sia in età giovanile (intorno ai 40 anni) che in età avanzata e senile.
Come evolve la cataratta acquisita?
L’evoluzione della cataratta acquisita varia a seconda della sua causa. La progressione è sempre inarrestabile. Tuttavia, nel caso di una cataratta senile è più lenta, mentre nel caso di una cataratta corticale, traumatica o diabetica, l’evoluzione è molto più rapida. In qualunque caso, una visita oculistica accurata e completa, come LUCE E COLORI, che includa anche la dilatazione della pupilla, consentirà all’oculista di effettuare la diagnosi di cataratta e di individuarne anche la tipologia.
Come si cura la cataratta acquisita?
Attualmente sono in fase di sperimentazione alcune molecole che hanno lo scopo di verificare se è possibile arrestare la progressione della cataratta. Nella realtà, nessun farmaco è ancora in grado di ripristinare una buona visione funzionale, quindi la soluzione migliore per qualunque tipo di cataratta è sempre la sostituzione del cristallino.
In cosa consiste l’intervento di sostituzione del cristallino per curare la cataratta acquisita?
L’intervento di sostituzione del cristallino per curare la cataratta acquisita prende il nome di facoemulsificazione. Per eseguirlo, si usa uno speciale strumento ad ultrasuoni chiamato facoemulsificatore, che frantuma ed aspira il cristallino opacizzato così da liberare lo spazio per l’inserimento di una lente intraoculare perfettamente trasparente. Si tratta di un intervento che nei centri di eccellenza come le cliniche Neovision si esegue con l’ausilio di strumenti d’avanguardia ad altissima precisione. Uno di questi è il laser a femtosecondi, che esegue alcune parti dell’intervento che richiedono molta accuratezza, e che apre le vie di accesso all’interno dell’occhio senza uso di lame o bisturi. Il laser a femtosecondi minimizza il dolore post-operatorio e contribuisce a rendere l’intervento sicuro e preciso come mai prima.
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