Cataratta: 10 cose da sapere
Cataratta: il nome è noto, ma di cosa si tratta esattamente? La Cataratta indica l’opacizzazione del cristallino, la piccola lente presente all’interno del nostro occhio. Questa opacizzazione è un fenomeno del tutto normale ed è il risultato di una serie di processi di ossidazione che si verificano con l’avanzare dell’età . Oggi l’intervento di rimozione della cataratta è veloce e sicuro. Viene eseguito anche senza l’utilizzo del bisturi e senza la necessità di applicare punti di sutura né bendaggi. Ma cos’altro conviene sapere a proposito di questa patologia ? Ecco, in sintesi, 10 cose da sapere sulla cataratta e sull’intervento di facoemulsificazione.Â
1 – È l’intervento più effettuato
Spesso sentiamo amici e parenti parlare di patologie gastrointestinali, cardiache, di impianti dentali e quant’altro. E’ più raro, invece, sentir parlare di intervento di cataratta. Eppure, la chirurgia della cataratta è, oggi, un intervento all’ordine del giorno in tutto il mondo. Il che significa che la cataratta è molto più diffusa di quanto si possa pensare. E più l’età media della popolazione aumenta, più l’intervento di cataratta è comune.
2 – I pazienti che si sottopongono all’intervento sono sempre più giovani
Nonostante l’età media della popolazione mondiale si stia alzando, l’età media di coloro che si sottopongono all’intervento di facoemulsificazione diminuisce sempre di più. Questo per diversi motivi:
- Per rendere l’intervento di cataratta più agevole e semplice per il chirurgo. Una cataratta molto matura è più dura e pertanto più complessa da frammentare.
- Evitare al paziente di incorrere nelle difficoltà visive tipiche della patologia. (Difficoltà alla guida o a vedere di notte, difficoltà nel mettere a fuoco e nella percezione corretta dei colori e della luce, difficoltà a muoversi, anche in ambienti noti, a causa del calo visivo).
- Infine, sempre di più pazienti che scelgono di sottoporsi all’intervento di facoemulsificazione prima che la cataratta si manifesti. L’intervento preventivo, infatti, permette di correggere alcuni difetti visivi che non sarebbero operabili con il solo aiuto del laser.
3 – Il modo di intervenire è cambiato
Oggi la cataratta non si opera più come una volta. Fino ad alcuni anni fa, qualunque intervento di chirurgia oftalmica non poteva prescindere dall’uso di strumenti taglienti e punti di sutura. Oggi il grande protagonista di questo genere di interventi, incluso quello di cataratta, è il laser. Ma attenzione: non tutte le strutture lo hanno a disposizione. La conoscenza medica ed il progresso tecnologico consentono oggi di sottoporsi ad un intervento di facoemulsificazione in modalità “gentle-touch”. In questo modo l’incisione viene effettuata delicatamente da un moderno laser a femtosecondi e non richiede punti di sutura, né bendaggi.
4 – L’intervento cura la cataratta e fa anche di più
Oggi l’intervento di facoemulsificazione è una procedura versatile, d’avanguardia ed altamente personalizzabile, che permette al paziente di risolvere diversi problemi oculari: la cataratta, i difetti visivi più elevati e la presbiopia. Le moderne lenti intraoculari Premium che possono sostituire il cristallino sono pensate infatti non solo per risolvere il problema dell’opacizzazione della lente, ma anche di alcune carenze visive importanti.
5 – Molti vantaggi grazie al Laser
L’impiego del laser a femtosecondi al posto di altre tipologie di strumenti rende l’intervento molto più sicuro e più preciso, riducendo il rischio di complicanze intra e post operatorie ed evitando l’uso di punti di sutura. Gentile, preciso, sicuro: cosa volere di più?
6 – Rischi ridotti al minimo
Oggi l’intervento di facoemulsificazione non è più un evento eccezionale nella vita di un paziente ma si può considerare una procedura di routine del tutto sicura. La percentuale di rischio è praticamente inferiore all’1%.
7 – Non operare comporta dei rischi
Anche scegliere di non operare comporta dei rischi. In primis, i rischi connessi alla difficoltà visiva alla quale si andrà inevitabilmente incontro, che possono portare il paziente a inciampare, cadere, non essere più in grado di svolgere le sue azioni quotidiane, guidare un veicolo e molto altro. Inoltre, vi sono alcuni rischi legati all’aumento della pressione intraoculare causato dalla cataratta, che a sua volta può danneggiare il nervo ottico.
8 – L’intervento può stabilizzare la pressione oculare
Secondo alcuni studi, i pazienti che prima dell’intervento di cataratta soffrivano di una pressione intraoculare particolarmente alta, dopo l’intervento ne hanno sperimentato una stabilizzazione e miglioramento. Alcuni sono anche riusciti a sospendere la terapia ipotonizzante. (Fonte: ncbi.nlm.nih.gov)
9 – Non presenta controindicazioni
L’intervento non presenta alcuna controindicazione, salvo casi molto rari. Chi soffre di patologie sistemiche o di altre patologie oculari, dovrà comunque sempre comunicarlo all’oculista specialista. In questo modo il medico potrà valutare attentamente il caso specifico.
10 – La cataratta si può curare solo con l’intervento
Ad oggi non esiste ancora nessuna terapia farmacologica capace di arrestare il processo alla base dell’opacizzazione del cristallino. Se da un lato è vero che una vita sana con il giusto mix di movimento ed attività fisica ed una dieta ben bilanciata può aiutare a ritardare alcuni processi ossidativi legati all’invecchiamento cellulare. E’ anche vero che la cataratta si risolve solamente con la sostituzione del cristallino opacizzato con un cristallino artificiale.
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